La città di Napoli Gentile
Matteo Florimj for. Jn Siena
Siena, 1600ca.
Collezione BOWINKEL
L'incisione rappresenta un momento significativo nell'iconografia cartografica della città, poiché è la prima carta in cui compare l’aggettivo “gentile”, attribuito a Napoli dal cronista quattrocentesco Loise De Rosa. Questo termine evocava la bellezza e l’eleganza della città, rafforzandone l’immagine nell'immaginario collettivo. La pianta è una riproposizione fedele della versione di Mario Cartaro del 1579, ma con modifiche stilistiche apportate dal stampatore e commerciante di libri e stampe Matteo Florimi, che la adattò ai nuovi modelli figurativi del primo Seicento. Una delle variazioni più evidenti riguarda la rappresentazione del mare: il tradizionale puntinato rinascimentale viene sostituito da un fitto tratteggio, che simboleggia un movimento ondoso più dinamico. Inoltre, il talassonimo nel Mar Mediterraneo è grande e svolazzante, seguendo uno stile più vicino alle rappresentazioni nordiche. L’incisione della lastra è attribuita ad Arnold van Scherpenseel, noto in Italia come Arnoldo di Arnoldi, che collaborò con Florimi tra il 1600 e il 1602. Il lavoro di Scherpenseel riflette il gusto del periodo, combinando precisione cartografica con un forte impatto visivo. Questa mappa non solo celebra Napoli, ma testimonia anche l’evoluzione delle tecniche cartografiche e incisorie tra il XVI e il XVII secolo.
Autori
Matteo Florimi - stampatore
Arnold van Scherpenseel - incisore